«Finché fui il solo a ricorrere al tuo aiuto,
soltanto la mia poesia ebbe il tuo gentil favore».
Il Sonetto 79 presenta il primo riferimento specifico a un poeta rivale che gareggia per gli affetti del giovane. Senza perdere il senso di superiorità morale, il poeta si risente amaramente dell’altro poeta.
Sonetto 79 Finché fui il solo a ricorrere al tuo aiuto, |
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La sua prima risposta alla sfida è debole e tipicamente modesta: “È vero caro amore, il tema della tua bellezza / merita l’impegno di una penna ben più valida”. Tuttavia, questa modestia contraddice completamente il sentimento dei due versi seguenti: “però quanto il tuo poeta di te scrive / a te lo ruba e di nuovo a te lo paga”.
Il poeta rivale si vanta di rendere bello il giovane nei suoi versi, e tuttavia, sostiene il poeta, questo rivale non può creare la bellezza che il poeta ha già scoperto nel giovane: la giovinezza presta la bellezza al verso e non viceversa. Sebbene la rabbia del poeta nei confronti del poeta rivale sia sottovalutata, per cinque volte nel sonetto avverte il giovane della pretesa del poeta rivale di inventare la bellezza nell’aspetto del giovane.
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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