«Così, or che ho confessato che egli è tuo
e che me stesso ho ipotecato alle tue brame».
Nel Sonetto 134 si svolge la storia della seduzione dell’amico del poetae. Sperando di ottenere il favore della donna, il poeta invia il giovane alla donna con un messaggio.
Sonetto 134 Così, or che ho confessato che egli è tuo |
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Tuttavia, lei coglie l’opportunità di fare del giovane il suo amante, e il giovane risponde alle sue avances con tutto il cuore, come suggeriscono le righe 7 e 8: “solo a mio favore egli sottoscrisse / quel vincolo che anche lui or lega strettamente.” Quando il poeta viene a sapere dell’intreccio del giovane, incolpa se stesso, perché la donna lo ha usato per attirare il giovane; ora sia lui che il giovane sono coinvolti con l’amante. Per il poeta, l’innocenza e l’ingenuità spiegano il comportamento del giovane, ma teme di aver perso sia il giovane che la sua amante.
Costruito intorno all’immagine dell’usura, il Sonetto 134 ha un numero di espressioni oscene. Ad esempio, la riga 2, nel testo originale introduce un gioco di parole sulla parola “will”, che, in epoca elisabettiana, significava lussuria, desiderio e organi sessuali maschili o femminili. Il sonetto è saturo di termini comuni all’usura: Il poeta è “ipotecato” (usato come garanzia) dalla donna (l ‘“usuraia”) per guadagnare gli affetti del giovane (il “debitore”).
Sonnet 134 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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