(“All’s well that ends well” 1602 – 1603)
Introduzione – Riassunto
Atto I
Atto II
Atto III
Atto IV
Atto V
Introduzione al teatro di Shakespeare
Elenco opere teatrali
ATTO QUARTO – SCENA PRIMA
Entra il Primo Nobile francese con cinque o sei soldati in agguato.
PRIMO NOBILE
Non può girare che da questa parte della siepe. Quando gli saltate addosso fate i feroci nella lingua che vi va di parlare, tanto meglio se voi stessi non la capite: dovrà sembrare che nessuno lo capisce, eccetto uno di noi che si presenterà come interprete.
PRIMO SOLDATO
Siate buono, capitano: fatelo fare a me l’interprete.
PRIMO NOBILE
Non lo conosci proprio? E lui non riconoscerà la tua voce?
PRIMO SOLDATO
Nossignore, ve l’assicuro.
PRIMO NOBILE
Ma per noi che parlata ti inventerai?
PRIMO SOLDATO
Quella che voi userete con me.
PRIMO NOBILE
Deve credere che siamo una banda di mercenari al servizio del nemico. Dato che ha un’infarinatura di tutti i modi di parlare del circondario, ognuno di noi dovrà regolarsi a modo suo, senza capirsi con gli altri; ma fare finta di capirsi, è questo il nostro scopo: la lingua delle gazze – più si starnazza e meglio è.Voi, interprete, dovete darvi arie da gran politicante. Ma ora giù! Eccolo che se ne viene a farsi un paio d’ore di sonno per poi tornare e spergiurare sulle balle che si sarà inventato.
Entra Parolles.
PAROLLES
Le dieci. Ho tre ore di tempo per tornare a casa. Che racconterò di aver fatto? Dovrà essere un’invenzione molto verosimile perché convinca.Mi stanno prendendo di mira e in questi ultimi tempi gli affronti hanno bussato troppo spesso alla mia porta. Lo riconosco: ho una lingua troppo lunga e un cuore che, ossessionato da Marte e dai suoi guerrieri, non osa le imprese della lingua.
PRIMO NOBILE
È la prima verità di cui la tua lingua si sia resa colpevole.
PAROLLES
Che diavolo mi ha spinto a partire alla riconquista di questo tamburo, sapendo che era impossibile e che non ne avevo affatto voglia? Bisogna che mi faccia delle ferite e dica che le ho avute nell’impresa; ma se sono leggere non persuaderanno. Diranno: “Te la sei cavata con così poco?”. Ma chi ha il coraggio di farsi male sul serio? Ma allora che prova porterò? Lingua mia, bisogna proprio che ti metta in bocca a una lattaia e io me ne compri un’altra dal mulo di Bajazet, se le tue ciance sono così letali.
PRIMO NOBILE
È possibile mai che sappia così bene cosa è e poi séguiti a esserlo?
PAROLLES
Bastasse alla bisogna che mi sbranassi i vestiti o spezzassi la mia lama spagnola!
PRIMO NOBILE
Non lo faremo bastare.
PAROLLES
Oppure radermi la barba e farlo passare per uno stratagemma.
PRIMO NOBILE
Non basta.
PAROLLES
O buttar nell’acqua i vestiti e dire che mi hanno denudato.
PRIMO NOBILE
Macché.
PAROLLES
E se giurassi che mi sono buttato giù dalla cittadella…
PRIMO NOBILE
Da che altezza?
PAROLLES
Trenta tese.
PRIMO NOBILE
E chi ti crede? Neanche se fai i salti mortali.
PAROLLES
Potessi trovare un tamburo qualsiasi del nemico! Giurerei che l’ho conquistato.
PRIMO NOBILE
Ora ne senti uno!
PAROLLES
Ecco, un tamburo nemico…
Allarme interno.
PRIMO NOBILE
Throca movosus, cargo, cargo, cargo.
TUTTI
Cargo, cargo, cargo, villianda par corbo, cargo.
Lo agguantano.
PAROLLES
Ahi, riscatto, riscatto! Lo bendano.
Non mi coprite gli occhi!
PRIMO SOLDATO
Boskos thromuldo boskos.
PAROLLES
Sento che siete del reggimento moscovita:
qui ci rimetto la vita non sapendo la lingua.
Se c’è fra voi tedesco, o danese o olandese,
italiano o francese, voglio parlarci:
dirò cose che manderanno in rotta i fiorentini.
PRIMO SOLDATO
Boskos vauvado. Io ti capisco e parlo
la tua lingua. Kerelybonto. Signore, raccomandati
l’anima: hai diciassette pugnali puntati al petto.
PAROLLES
Oh!
PRIMO SOLDATO
Su, prega, prega, prega, Manka revania dulche.
PRIMO NOBILE
Oscorbildulchos volivorco.
PRIMO SOLDATO
Il generale si compiace di sospendere l’esecuzione,
e, così bendato, ti vuole portar via
per interrogarti.Forse puoi darci informazioni
utili a salvarti la vita.
PAROLLES
Oh, lasciatemi vivere,
e vi darò in dettaglio tutti i nostri segreti:
consistenza numerica, piani. Vi dirò, anzi,
cose che vi stupiranno.
PRIMO SOLDATO
La verità sulla tua parola?
PAROLLES
Possa essere dannato.
PRIMO SOLDATO
Acordo linta.
Vieni, ti è accordato un rinvio.
Esce con Parolles sotto scorta.
Breve allarme interno.
PRIMO NOBILE
Avverti il Conte di Rossiglione e mio fratello
che abbiam preso il beccaccino e lo terremo incappucciato
finché ci faranno sapere qualcosa.
SECONDO SOLDATO
Agli ordini, capitano.
PRIMO NOBILE
E che ci vuole vendere a noi stessi:
di’ anche questo.
SECONDO SOLDATO
Sissignore.
PRIMO NOBILE
Intanto lo tengo al buio e sotto chiave. Escono.
ATTO QUARTO – SCENA SECONDA
Entrano Bertram e Diana.
BERTRAM
Mi hanno detto che vi chiamate Fontybell.
DIANA
No, mio buon signore, Diana.
BERTRAM
Dea di nome
e di fatto, con qualcosa in più! Ma, anima bella,
l’amore non ha posto nella vostra perfetta armonia?
Se il fuoco vivo della gioventù non vi accende l’animo
voi non siete una donna ma una statua.
Aspettate a morire per essere proprio
come siete ora, fredda e severa;
ma ora dovreste essere com’era vostra madre
quando concepì la vostra dolce persona.
DIANA
Lei era onesta.
BERTRAM
E voi non lo siete?
DIANA
No.
Mia madre lo fece solo per dovere:
quello che voi negate a vostra moglie.
BERTRAM
Basta così!
Vi prego, non rivangate la mia risoluzione.
Lei per me fu un obbligo, ma voi vi amo
per la sola dolce forza dell’amore; vi sarò
per sempre fedele servitore.
DIANA
Sì, voi ci servite
finché noi vi serviamo; ma avuta la rosa
è tanto se ci lasciate le spine per trafiggerci,
e poi ci deridete per la nostra nudità.
BERTRAM
Non contate i miei giuramenti?
DIANA
Non è quanto si giura che fa la verità:
ma quell’unico voto sommesso che nasce dal cuore.
Su quel che non è sacro non ci si giura sopra:
si chiama a testimonio l’Altissimo.Ditemi, dunque, vi prego:
se io giurassi in nome dei poteri dell’amore
che vi amo veramente, credereste ai miei giuramenti
quando il mio amore è infido? Non è sensato
giurare in nome di chi si proclama di amare
che non si ama.Perciò i vostri giuramenti
sono parole e miseri contratti senza alcun vincolo –
io la penso così.
BERTRAM
Cambiate idea, cambiatela!
Non fate la santa crudele: l’amore è sacro
e la mia integrità non pratica i sotterfugi
che voi vedete negli uomini.Non statemi lontana
ma datevi ai miei feriti desideri,
portate la salute.Dite che siete mia
e il mio amore sarà per sempre com’è ora.
DIANA
È vero che gli uomini si dichiarano con tal calore
da farci perdere la testa.Datemi quell’anello.
BERTRAM
Te lo presto, mia cara, ma non mi è concesso
di regalarlo.
DIANA
Davvero, mio signore?
BERTRAM
Rappresenta l’onore della mia famiglia,
ereditato dai miei molti antenati:
se lo dessi via sarei il più grande reprobo
per il mondo intero.
DIANA
La mia onestà è come questo anello –
la mia castità è il gioiello della mia famiglia,
ereditata dai miei molti antenati:
se la dessi via sarei la più grande reproba
per il mondo intero. Vedete allora che
nella vostra privata concezione
l’Onore combatte dalla mia parte
contro il vostro assalto.
BERTRAM
Ecco, prendete l’anello.
Per voi la mia famiglia, il mio onore, anzi la vita:
sono pronto alle vostre richieste.
DIANA
A mezzanotte in punto bussate alla finestra della mia camera;
mi assicurerò che mia madre non senta.
Ora vi dovrete impegnare a rispettare un patto:
dopo che avrete conquistato il mio letto verginale
non state più di un’ora, né rivolgetemi parola.
È per motivi di forza maggiore, che poi conoscerete
quando vi sarà restituito questo anello.
Stanotte io v’infilerò al dito
un altro anello che, per ogni evenienza,
rammenti nel futuro l’atto che abbiamo fatto.
Arrivederci a dopo; non mancate. Voi con me
guadagnate una moglie, ma in quest’atto finisce la mia speranza.
BERTRAM
Ho trovato un cielo sulla terra corteggiando voi. Esce.
DIANA
Vedi di vivere a lungo per ringraziare il cielo e me!
E alla fine ti capiterà di farlo!
Mia madre mi ha detto proprio come mi avrebbe corteggiato,
quasi gli stesse in cuore: dice che tutti gli uomini
fanno gli stessi giuramenti.Ha giurato di sposarmi
alla morte di sua moglie; io perciò mi unirò a lui
da sepolta.Dato che i francesi sono così doppi,
lo sposi chi vuole: io voglio vivere e morire vergine.
Ma intanto non penso sia peccato, cambiando i miei costumi,
ingannare io uno che inganna per vincere. Esce.
ATTO QUARTO – SCENA TERZA
Entrano i due Nobili francesi e due o tre soldati.
PRIMO NOBILE
Non gli hai dato la lettera della madre?
SECONDO NOBILE
Gliel’ho consegnata un’ora fa. Ci dev’essere qualcosa che l’ha punto sul vivo perché quando la leggeva non sembrava più lui.
PRIMO NOBILE
Si è attirato giuste critiche per aver ripudiato una moglie così buona e una donna così dolce.
SECONDO NOBILE
Soprattutto è incorso nel perpetuo sfavore del Re, che aveva perfino accordato tutti gli strumenti del suo potere per accompagnarlo nella sua felicità.Ti dirò una cosa, ma mi farai il favore di tenertela per te.
PRIMO NOBILE
Dilla e sarà morta: io le farò da tomba.
SECONDO NOBILE
Ha traviato una ragazza di buona famiglia qui di Firenze, che aveva fama di castissima, e stanotte sfamerà le sue voglie con le spoglie dell’onore di lei. Le ha fatto dono del suo anello di casta e si crede a cavallo in questa incasta posizione.
PRIMO NOBILE
Che Dio temperi in noi questa insurrezione della carne! In mano nostra cosa non diventiamo!
SECONDO NOBILE
Semplicemente traditori di noi stessi.E com’è tipico di tutti i tradimenti, che chi li concepisce continua a smascherar se stesso fino a raggiungere i suoi fini sciagurati, così lui, che in questa azione complotta contro la propria nobiltà, si annega nel gorgo di se stesso.
PRIMO NOBILE
Non è peccato grave se strombazziamo noi stessi i nostri intenti illeciti? Allora stanotte non avremo la sua compagnia?
SECONDO NOBILE
Non fin dopo mezzanotte: ha un’ora per consumare.
PRIMO NOBILE
Ci siamo quasi.Mi piacerebbe che fosse presente alla lezione di anatomia sul suo compagno: ci potrebbe prendere le misure del suo stesso cervello, che ha dato una montatura preziosa a quel gioiello fasullo.
SECONDO NOBILE
Non ci occuperemo dell’ultimo finché non viene il primo: la sua presenza dovrà fare da frusta per quello.
PRIMO NOBILE
Intanto: che notizie hai di queste guerre?
SECONDO NOBILE
Ho sentito parlare di una proposta di pace.
PRIMO NOBILE
C’è di più, ne sono sicuro: la pace è fatta.
SECONDO NOBILE
E allora che farà il Conte di Rossiglione? Se ne andrà a nord o tornerà in Francia?
PRIMO NOBILE
Da questa domanda capisco che non gli sei così intimo.
SECONDO NOBILE
Per carità, ti dico! Ci andrei di mezzo io per quello che fa lui.
PRIMO NOBILE
Senti: circa due mesi fa sua moglie è scappa-ta di casa.Il pretesto: un pellegrinaggio a San Giacomo, cosa sacrosanta che lei ha portato a termine con la più austera devozione.Mentre era lì, la sua natura delicata cadde come preda del suo dolore; è andata a finire che il suo ultimo respiro è diventato un rantolo, e ora canta lassù nel cielo.
SECONDO NOBILE
Chi te l’assicura?
PRIMO NOBILE
Ampiamente il testo delle sue lettere, che documenta la sua storia giorno per giorno fino al momento della morte.Quanto alla morte, che non toccava certo a lei descrivere con le proprie parole, è stata senza ombra di dubbio confermata dal rettore del santuario.
SECONDO NOBILE
E il Conte ne è stato informato?
PRIMO NOBILE
Certo, nei minimi particolari, che confermano punto per punto la veridicità della notizia.
SECONDO NOBILE
Mi duole davvero che lui ne sia contento.
PRIMO NOBILE
Con che fierezza a volte ci diamo a godere delle nostre perdite!
SECONDO NOBILE
E con che fierezza altre volte anneghiamo nelle lacrime il successo! La grande dignità che il suo valore gli ha procurato qui dovrà vedersela in patria con altrettanta vergogna.
PRIMO NOBILE
La tela della nostra vita non bada a varietà: fila il bene col male.Le nostre virtù monterebbero in superbia se i nostri difetti non le fustigassero; i nostri misfatti ci farebbero disperare se le nostre virtù non li consolassero.
Entra un Messaggero.
Allora? Dov’è il tuo padrone?
MESSAGGERO
Ha incontrato per strada il Duca, signore, e ha preso formalmente commiato: Sua Signoria partirà domattina per la Francia.Il Duca gli ha dato commendatizie per il Re.
SECONDO NOBILE
Ne avrà più che bisogno là, fossero anche delle commende gonfiate.
Entra Bertram.
SECONDO NOBILE
Non saranno mai tanto dolci per quanta è l’amarezza del Re.Ecco Sua Signoria. – Che c’è, signore? Non è già mezzanotte passata?
BERTRAM
In una notte ho sbrigato sedici faccende che in tempi normali avrebbero richiesto mesi.Ma vado per ordine: ho preso congedo dal Duca; ho salutato il suo seguito; ho seppellito una moglie; ne ho lamentato la perdita; ho scritto alla mia signora madre che sarei tornato; ho provveduto alla mia scorta; e nelle pause di queste incombenze ufficiali ho preso in mano svariati impegni più grati, l’ultimo dei quali è stato il più urgente e, tra l’altro, non l’ho ancora portato a termine.
SECONDO NOBILE
Qualsiasi difficoltà si presenti, col fatto che partite domattina, Vossignoria dovrà stringere i tempi.
BERTRAM
Quando dico che la cosa non è ancora conclusa è perché temo di dovermene rioccupare.Ma che aspettiamo a sentirci questo dialogo fra il Buffone e il Soldato? Su, portate qui questo eroe del falso che mi ha ingannato come un oracolo doppio.
SECONDO NOBILE
Portatelo qui.
Escono i soldati.
Ha passato tutta la notte in ceppi, povero filibustiere.
BERTRAM
Non fa nulla.Era dovuto ai suoi calcagni per tutto il tempo che hanno usurpato gli speroni.Come si porta?
SECONDO NOBILE
Ve l’ho già detto, Vossignoria: sono i ceppi a portare lui. Ma per rispondervi a tono: piange come una ragazzina che ha versato il latte. Ha confessato a Morgan, credendolo un frate, tutto quello che s’è potuto ricordare, dalla prima infanzia a questo fulmine a ciel sereno quando è stato messo in ceppi.E indovinate cosa ha confessato?
BERTRAM
Niente che mi riguardi, no?
SECONDO NOBILE
La confessione è stata trascritta e sarà letta alla sua presenza.Se si fa riferimento, come credo, a Vossignoria, dovrete aver la pazienza di ascoltarla.
Entrano Parolles sotto scorta e il Primo soldato in veste di interprete.
BERTRAM
La peste lo colga! Bendato! Di me non può dir nulla.
PRIMO NOBILE (a parte, a Bertram)
Zitti, zitti! Arriva Mosca-cieca. (Ad alta voce) Portotartarossa.
PRIMO SOLDATO
È l’ordine della tortura: parli senza?
PAROLLES
Confesserò tutto quello che so senza violenza. Altro non potrò dire neanche se mi fate a polpette.
PRIMO SOLDATO
Bosko chimurcho.
PRIMO NOBILE
Boblibindo chicurmurco.
PRIMO SOLDATO
Siete un generale magnanimo.Il nostro generale vi ordina di rispondere man mano che vi leggerò le seguenti domande.
PAROLLES
La pura verità per la speranza di vivere.
PRIMO SOLDATO (legge)
“Per prima cosa chiedetegli la consistenza numerica della cavalleria del Duca”. Qual è la risposta?
PAROLLES
Cinque o seimila, ma male in arnese e un po’ quasi inservibili.Le truppe sono disperse, e i comandanti dei poveri disgraziati; lo giuro sulla reputazione e il credito che ho: com’è vero che voglio vivere.
PRIMO SOLDATO
Trascrivo tale e quale?
PAROLLES
Sicuro; e son pronto a giurarci sul sacramento, in qualsiasi modo volete che lo prenda.
BERTRAM
Per lui pari sono: che razza di impenitente leccapiedi!
PRIMO NOBILE
Vi sbagliate, signore; questo è Monsieur Parolles, lo spirito marziale in persona (l’ha coniato lui), che aveva tutta la teoria bellica nel nodo della sciarpa, e la pratica nel fodero del pugnale.
SECONDO NOBILE
Non darò più un briciolo di fiducia a uno che non fa altro che tenere a lucido la spada, né farò credito dell’onore a uno che veste inappuntabile.
PRIMO SOLDATO
Bene, questa è scritta.
PAROLLES
Ho detto “cinque o seimila cavalieri”. Ora specifico: mettete “approssimativamente”; voglio dire tutta la verità.
PRIMO NOBILE
E qui l’ha quasi detta.
BERTRAM
Ma non mi sento affatto di essergli grato per quella che sceglie di dire.
PAROLLES
Vi prego: si deve dire “poveri disgraziati”.
PRIMO SOLDATO
Così ho scritto.
PAROLLES
Vi ringrazio umilmente, signore. La verità è la verità, e quei disgraziati sono straordinariamente poveri.
PRIMO SOLDATO (legge)
“Chiedetegli la consistenza numerica della fanteria”.Qual è la risposta?
PAROLLES
In fede mia, signore, mi restasse solo un’ora di vita, vi dirò la verità.Fatemi pensare.Spurio, centocinquanta; Sebastian, altrettanti; Corambus, altrettanti; Jaques, altrettanti; Guiltian, Cosmo, Lodowick e Gratii, duecen-tocinquanta ciascuno; la mia compagnia, Chitopher, Vaumond e Bentii, duecentocinquanta ciascuno.A ruolo quindi, calcolando fra abili e inabili, non ci saranno neanche quindicimila anime, lo giuro sulla mia vita; metà delle quali non osano scuotersi la neve dai mantelli per paura di cadere a pezzi.
BERTRAM
Cosa bisogna fargli?
PRIMO NOBILE
Niente, solo ringraziarlo.Chiedetegli la mia posizione e che credito ho presso il Duca.
PRIMO SOLDATO
Bene, ho scritto. (Legge) “Chiedetegli se in forza hanno anche un certo Capitano Dumaine, un francese; di che reputazione goda presso il Duca, quale sia il suo valore, la sua onestà e la sua esperienza di guerra; se non ritenga possibile, con una congrua somma di monete d’oro, comprarne la sedizione”. Qual è la risposta? Che sapete a riguardo?
PAROLLES
Vi prego, lasciatemi rispondere punto per punto a questa domanda: ripetete una domanda per volta.
PRIMO SOLDATO
Conoscete questo Capitano Dumaine?
PAROLLES
Se lo conosco: faceva l’apprendista rattoppatore a Parigi, e poi ce lo cacciarono a frustate per aver messo incinta la scema sotto tutela comunale: una povera idiota che essendo muta non poteva dirgli di no.
BERTRAM
No, permettetemi: non sprecate le mani – quando meno se l’aspetta gli cade una tegola sul cranio.
PRIMO SOLDATO
Bene, questo capitano è in forza presso il Duca di Firenze?
PAROLLES
A quanto mi consta, sì, a fare schifo.
PRIMO NOBILE
Via, non guardatemi così: fra un momento sentiremo di Vossignoria.
PRIMO SOLDATO
In che conto lo tiene il Duca?
PAROLLES
Il Duca lo conta quanto uno dei tanti miei poveri sottoposti: proprio l’altro giorno mi ha scritto di radiarlo dalla compagnia.Devo averci la lettera in tasca.
PRIMO SOLDATO
Perbacco! Allora cerchiamola.
PAROLLES
A pensarci bene, non lo so: o è lì o è al sicuro nella mia tenda con le altre lettere del Duca.
PRIMO SOLDATO
Eccola: c’è una carta. Devo leggervela?
PAROLLES
Non so se sia quella o no.
BERTRAM
Il nostro interprete ci sa fare.
PRIMO NOBILE
Davvero!
PRIMO SOLDATO (legge)
Diana, il Conte è un buffone ricoperto d’oro.
PAROLLES
Questa non è la lettera del Duca, signore; è solo un avvertimento a una ragazza perbene di Firenze, tale Diana, perché si guardi dagli allettamenti di un tal Conte di Rossiglione, uno scioccherello viziato ma anche sempre in calore. Vi prego, signore, rimettetela a posto.
PRIMO SOLDATO
Un momento, prima la voglio leggere, col vostro permesso.
PAROLLES
E io dichiaro che avevo in mente esclusivamente l’onore della ragazza.L’ho sempre saputo che il giovane Conte è un ragazzo pericoloso e lascivo: è una balena con la verginità, divora in un lampo tutti i pesci teneri che trova.
BERTRAM
Miserabile voltagabbana!
PRIMO SOLDATO (legge)
Quando lui giura, batti alla cassa, e incassa:
quando fa centro non paga mai per certo.
Un buon negozio fa felice la coppia e la fa grassa.
Non salda mai il passato: tienti al coperto.
Ricorda, Diana, cosa ti dice un buon soldato:
fattela con un uomo, lascia stare il neonato.
Tiello di conto: il Conte è un buffone, lo so:
avanti può anche pagare, ma dopo il fatto, no.
Il tuo, come ti ha giurato all’orecchio,
Parolles.
BERTRAM
Dovrà passare in mezzo a un esercito di fruste con questa ballata attaccata in fronte.
SECONDO NOBILE
E questo è il vostro amico devoto, signore, filologo polivalente e soldato armipotente.
BERTRAM
Se c’è una cosa che non ho mai potuto sopportare sono i gatti: ora lui è un gatto.
PRIMO SOLDATO
Vedo, signore, dall’espressione del generale, che non potremo che impiccarvi.
PAROLLES
La vita, signore, come sia! Non che io abbia paura di morire, ma, dato che ho commesso molti peccati, vorrei passare quello che mi resta a fare penitenza.Lasciate che io viva, signore, in prigione, in ceppi, o in un altro modo, basta che resti in vita.
PRIMO SOLDATO
Vedremo cosa si può fare, purché confessiate senza riserve.Torniamo allora a questo Capitano Dumaine: avete già risposto circa il conto in cui lo tiene il Duca e il suo valore; e circa la sua onestà?
PAROLLES
Sarebbe capace di rubare un uovo in un monastero; in fatto di stupri e ratti farebbe invidia a Nesso.Si dà arie di uomo senza fedi: a romperle è più forte di Ercole.Mentisce, signore, con tale inventività da far sembrare follia la verità.L’ubriachezza è la sua miglior virtù dato che, sbronzandosi come un porco, poi quando dorme fa poco danno, tranne che alle sue lenzuola; ormai lo sanno e lo sdraiano sulla paglia.Della sua onestà, signore, ho ben poco altro da dire.Ha tutto quello che un uomo onesto non dovrebbe avere; nulla di quello che un uomo onesto dovrebbe avere.
PRIMO NOBILE
Qui comincia a piacermi.
BERTRAM
Perché ti addita per la tua onestà? Muoia impestato! Per me è sempre più un gatto.
PRIMO SOLDATO
Che ne dite della sua esperienza militare?
PAROLLES
In effetti, signore, per non fargli torto, ha suonato il tamburo per una compagnia di tragici inglesi.Della sua combattività altro non so, se non che in quel paese ebbe l’onore di fare l’ufficiale in un posto chiamato Mile End, dove insegnava ad andar per due.A una persona simile vorrei rendere tutto l’onore che posso, ma non so se ci riesco.
PRIMO NOBILE
Riesce tanto bene a far rimpianger la perfidia che l’unicità lo riscatta.
BERTRAM
Muoia impestato!Si conferma un gatto.
PRIMO SOLDATO
Dato che le sue qualità sono tanto in ribasso, è inutile che vi chieda se dell’oro lo farà tradire.
PAROLLES
Signore, per un quarto di scudo si venderebbe il diritto di proprietà e di eredità della salvezza sua, escludendo dall’usufrutto dei diritti il perpetuarsi della successione perpetuamente.
PRIMO SOLDATO
E com’è suo fratello, l’altro Capitano Dumaine?
SECONDO NOBILE
Perché chiede di me?
PRIMO SOLDATO
Com’è?
PAROLLES
Un corvo della stessa covata; nel bene non proprio grande come il primo, ma molto più grande nel male. È un vigliacco molto superiore al fratello, con tutto che il fratello è già considerato tra i più puri al mondo. Quando c’è la ritirata batte i più lesti lacchè; quando c’è l’avanzata ha i crampi.
PRIMO SOLDATO
Se avete salva la vita accettate di tradire i fiorentini?
PAROLLES
Certo, e il comandante della cavalleria, il Conte di Rossiglione.
PRIMO SOLDATO
Sento un momento il parere del Generale.
PAROLLES
Ho finito coi tamburi.S’impestino tutti i tamburi! Se penso al rischio che ho corso solo per fare il benemerito e darla a intendere a quel viziosetto del Conte! D’altra parte, chi si sarebbe sognato un’imboscata proprio lì?
PRIMO SOLDATO
Non c’è rimedio, signore, dovete morire.Il Generale dice che chi come voi ha così proditoriamente divulgato i segreti del proprio esercito e dato notizie così pestifere su uomini di provatissimo valore non ha niente di buono da fare al mondo; quindi dovete morire.Avanti, boia, decapitalo.
PAROLLES
Dio mio, signore, lasciatemi in vita, o almeno possa affrontare la morte a occhi aperti!
PRIMO SOLDATO
Potrete farlo: e date l’ultimo saluto a tutti i vostri amici.
Gli toglie la benda.
E ora guardatevi in giro: chi riconoscete?
BERTRAM
Buon giorno, nobile capitano.
SECONDO NOBILE
Dio vi benedica, capitano Parolles.
PRIMO NOBILE
Dio vi salvi, nobile capitano.
SECONDO NOBILE
Capitano, volete che porti i vostri saluti al nostro signor Lafew? Sono diretto in Francia.
PRIMO NOBILE
Buon capitano, volete compiacervi di farmi dono di una copia del sonetto che avete scritto a Diana a nome del Conte di Rossiglione? Se non fossi la codardia in persona ve la estorcerei io – state bene.
Escono Bertram e i Nobili.
PRIMO SOLDATO
Siete a terra, capitano, ma la cravatta no, è ancora a posto.
PAROLLES
Chi si salva da una congiura?
PRIMO SOLDATO
Se scoprite un paese di sole donne detentrici di altrettanta vergogna, potreste fondare insieme la nazione dell’inverecondia.Passatevela bene, signore.Anch’io vado in Francia: là sarete chiacchierato.
Escono i soldati.
PAROLLES
Eppure devo essere contento. Fossi un animo nobile
mi verrebbe il crepacuore.Non farò più il capitano,
ma potrò mangiare, bere e dormire con l’agio
di un capitano.Sarà un bel vivere
semplicemente come sono.Chi si conosce per millantatore
stia attento a sé: sarà questione di poco.
e chiunque millanti avrà la parte del ciuco.
Arrugginisci, spada; raffreddatevi, bollori; e tu Parolles
vivi sicuro nella vergogna.Ferito di beffa, fiorisci di beffa.
C’è posto e mezzi per ogni uomo al mondo.
E io li troverò. Esce.
ATTO QUARTO – SCENA QUARTA
Entrano Elena, la Vedova e Diana.
ELENA
Perché sentiate che non vi ho fatto torto
avrò mallevadore uno dei grandi
della Cristianità.È necessario che m’inginocchi
davanti al suo trono per poter raggiungere il mio scopo.
Tempo fa, io gli resi un servizio per lui prezioso
quasi quanto la vita, tale da volgere il petto petroso
del Tartaro a rispondere moti di gratitudine.
E ora so per certo che Sua Grazia è a Marsiglia
alla cui volta abbiamo già disposto di partire.
Dovete sapere che mi si crede morta.Ora in congedo,
mio marito si dirige a casa, dove, con l’aiuto del cielo,
e col permesso del mio buon Re e signore,
noi giungeremo all’insaputa generale.
VEDOVA
Gentile signora.
mai avete avuto un servo che più di me
gradisca che gli affidiate una questione.
ELENA
Né voi, signora, amica che pensi più di me
a come compensare il vostro affetto.Non c’è dubbio
che il cielo mi ha voluto perché io doti vostra figlia,
come ha lei destinato ad essere mio mezzo
per ritrovare mio marito.Ma stranezza dell’uomo!
Che sa fare uso così dolce di ciò che odia
quando il sordido abbandono a ingannevoli pensieri
contagia la notte più nera. Così la lussuria si diletta
con quanto gli ripugna, assente ciò che agogna.
Poi ci tornerò.Voi, Diana, se seguite
le mie povere istruzioni, dovrete soffrire
ancora un po’ per me.
DIANA
Finché morte da onesta
consegua ai vostri ordini, sono pronta
a soffrire per vostro volere.
ELENA
Aspetta, ti prego:
è così che parla il tempo prima di ammettere l’estate,
il tempo che le rose hanno petali oltre che spine
e sono profumate oltre che pungenti.Dobbiamo andare;
la carrozza è pronta, l’ora ci esalta.
Tutto è bene quel che finisce bene; fine è coronamento.
Comunque si proceda, si plaude al fine. Escono.
ATTO QUARTO – SCENA QUINTA
Entrano la Contessa, Lafew e il Clown.
LAFEW
No, no, no; vostro figlio si è mescolato con un bullo alla moda, il cui bilioso zafferano aspirerebbe a dare il colore a tutta la gioventù sfornata anzitempo del paese.Vostra nuora sarebbe ancora viva, e vostro figlio qui a casa sarebbe progredito per mano del Re molto più di quanto abbia fatto per quella di questo calabrone dalla coda scarlatta di cui sto parlando.
CONTESSA
Vorrei non averlo mai conosciuto; è stato causa della morte della più virtuosa gentildonna per la cui creazione sia stata lodata la natura: non avrei potuto portarle un amore più radicato neanche se fosse stata carne della mia carne e mi fosse costata i più intimi spasmi di una madre.
LAFEW
Era una buona signora, una buona signora. Per ritrovare un’erba così non bastano mille insalate.
CLOWN
Davvero, signora, era la maggiorana che addolcisce le insalate, o, piuttosto, la ruta, l’erba della grazia.
LAFEW
Quelle non sono erbe da insalata, furfante, ma da odorare.
CLOWN
Io non sono il grande Nabuccodonosor, signore, e di erbe non m’intendo granché.
LAFEW
E allora cosa ti credi d’essere: un furfante o uno sciocco?
CLOWN
Sciocco quando servo una donna, signore, e furfante con un uomo.
LAFEW
Che differenza c’è?
CLOWN
All’uomo soffierei la moglie e le farei il servizio per lui.
LAFEW
Per lui saresti davvero un furfante al servizio.
CLOWN
E alla moglie, signore, gli darei, per soprappiù di servizio, l’anima del mio bastone.
LAFEW
Ne convengo con te: sei furfante e sciocco tutt’uno.
CLOWN
Al vostro servizio.
LAFEW
No, no, e poi no.
CLOWN
Ma, signore: se non posso servire voi, posso sempre servire un principe grande come voi.
LAFEW
Chi sarebbe? Un francese?
CLOWN
In verità, signore, ha un nome inglese, ma la sua fisionomia è più accesa in Francia che qui.
LAFEW
Ma che principe sarebbe?
CLOWN
Il Principe Nero, signore, alias il principe delle tenebre, alias il diavolo.
LAFEW
Prendi, ecco la mia borsa.Non te la do per tentarti a lasciare il padrone di cui parli – seguita pure a servirlo.
CLOWN
Io vengo dai boschi, signore, e ho sempre amato i bei fuochi che ci si fanno: il padrone di cui parlo ne tiene sempre acceso uno bello grande.Di certo è il principe del mondo: ma la sua nobiltà se ne resti pure a corte.Io sono per la casa con la porta stretta, che per me è troppo piccola per far entrar la pompa; forse ci riescono quelli che si umiliano, ma la maggior parte son troppo freddolosi e delicati e preferiscono il sentiero fiorito che conduce alla grande porta e al grande fuoco.
LAFEW
Ma vattene, comincio a stufarmi di te, e te lo dico prima perché non voglio litigare.Vai, vai.Bada che i cavalli siano ben accuditi, e niente trucchi.
CLOWN
Signore, se mi metto a far dei trucchi, sarebbero trucchi da cavallo spompato, che è proprio quello che gli tocca per legge di natura. Esce.
LAFEW
Un lestofante dalla lingua lunga e anche un po’ ta-pino.
CONTESSA
Così è. Per mio marito, che non c’è più, era un grande spasso; è per lui che è ancora qui, e lui lo prende come licenza di far l’impertinente; non tiene il passo, galoppa a destra e a manca.
LAFEW
In fondo mi piace, non c’è niente di male.Come stavo per dirvi, quando ho saputo della morte della buona signora e del prossimo ritorno a casa di vostro figlio e mio signore, ho suggerito al Re mio padrone di parlargli a favore di mia figlia; cosa cui proprio Sua Maestà, di sua spontanea premura, aveva pensato quando entrambi erano bambini.Sua Altezza mi ha promesso di farlo.Cosa più appropriata non c’è per cancellare il malanimo che egli nutre verso vostro figlio. Che ne pensa Vostra Signo-ria?
CONTESSA
Ne sono assai contenta, signore, e mi auguro vada a buon fine.
LAFEW
Sua Maestà viene espressamente da Marsiglia, col vigore che aveva a trent’anni.Sarà qui domani, se non mi ha ingannato il mio informatore di solito affidabile.
CONTESSA
Mi rallegra poter sperare di vederlo prima di morire.Lettere mi dicono che mio figlio sarà qui stasera. Vi pregherò, Vossignoria, di restare finché non si siano incontrati.
LAFEW
Signora, stavo proprio pensando come fare a chiedere gradito accesso in casa vostra.
CONTESSA
Avete solo da richiamare il privilegio che vi dà il vostro onore.
LAFEW
Signora, ne ho già fatto il mio invadente biglietto da visita; se Dio vuole, è ancora valido.
Entra il Clown.
CLOWN
O signora, di là c’è il mio signore vostro figlio, con un cerotto di velluto sul viso.Se sotto ci sia una ferita o no solo il velluto lo sa. Comunque, è un gran bel cerotto di velluto.La sua guancia sinistra è una guancia a due coste e mezzo, ma la guancia destra è spogliata.
LAFEW
Una ferita ricevuta nobilmente, ovvero una ferita nobile, è una bella livrea d’onore; mi sa che la sua lo è davvero.
CLOWN
Ma ti dà una faccia bubbonica.
LAFEW
Vi prego, andiamo a vedere vostro figlio.Non vedo l’ora di parlare con questo nobile giovane soldato.
CLOWN
Veramente, ce n’è una dozzina, con raffinatissimi cappelli e cortesissime piume che fanno inchini e riverenze al primo che passa. Escono.
Tutto è bene quel che finisce bene
(“All’s well that ends well” 1602 – 1603)
Introduzione – Riassunto
Atto I
Atto II
Atto III
Atto IV
Atto V