«Come un vegliardo padre si diletta
alle giovani prodezze del suo vispo bimbo».
Come nel sonetto precedente, il Sonetto 38 contrappone il giovine egoisticamente lascivo e il poeta adorante e idealista. Il poeta sembra pietosamente incapace di contemplare la sua vita senza il giovane, che rimane fisicamente distanziato dal poeta.
Sonetto 38 Come può mancare di soggetto la mia Musa |
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La dipendenza emotiva del poeta dal giovane domina il sonetto. Ad esempio, il giovane fornisce l’ispirazione per il verso del poeta: “Come può mancare di soggetto la mia Musa / fin che tu respiri”. Il giovane è persino salutato come la “decima Musa”, generando dieci volte l’ispirazione delle altre nove. Ironia della sorte, il poeta sminuisce il valore dei suoi versi non solo riconoscendo la sua completa dipendenza dal giovane, ma ammettendo che qualsiasi poeta potrebbe scrivere poesie eccezionali se il giovane fosse l’argomento del poema.
Il poeta si crogiola nella sua fortuna, ma non è ottimista riguardo al successo dei suoi versi: “Se la mia povera Musa piace a quest’epoca difficile, / mia sia la fatica, ma tua la gloria.”. Continua ad assumersi tutte le responsabilità per il successo o il fallimento della relazione, ma sembra essere così completamente sommerso dai suoi affetti per il giovane che rischia di perdere l’affetto per la sua situazione.
Sonnet 38 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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