«Io sono come il ricco cui chiave benedetta
può condurre al suo dolce tesoro ben rinchiuso».
Il poeta accetta di più la separazione dal giovane, che paragona a un “tesoro ben rinchiuso”.
Sonetto 52 Io sono come il ricco cui chiave benedetta |
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Questa immagine del giovane come un tesoro unisce il sonetto: nella riga 9, il poeta scrive: “Così il tempo che ti serba è come il mio forziere”, “tempo” che si riferisce chiaramente al tesoro bloccato ovvero al giovane. Inoltre, i termini “splendor nascosto” nella riga 12 e “ben rinchiuso” sono collegati in modo simile.
Alla fine, rendendosi conto che la separazione dal giovane ha anche i suoi vantaggi, il poeta ritiene una benedizione sotto mentite spoglie che lui e il giovane si incontrino di rado – incontri che definisce “feste così solenni e ambite”. Meno incontri ci saranno tra i due e più speciali e intensamente emotivi saranno i loro appuntamenti.
Sonnet 52 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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