«Qual è la tua natura, di che mai sei fatto
per essere scortato da tante ombre estranee?».
Un poeta più rilassato sembra aver dimenticato i suoi dubbi precedenti riguardo la relazione con il giovane, che è ancora attraente ma il cui vero io è sfuggente.
Sonetto 53 Qual è la tua natura, di che mai sei fatto |
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Ironicamente, l’elogio sontuoso e ricercato del giovane – ad esempio, quando lo paragona ad Adone, una leggendaria bellezza classica – è esattamente il tipo di poesia artificiosa, arrogante e dal suono falso criticata in precedenza dal poeta ai suoi rivali.
La stravaganza delle figure retoriche del poeta allude a una creatura illusoria, sottile e complessa, forse al di là delle capacità del poeta di descrivere. Immagini di ombre, ombre e pittura corrono in tutto il sonetto e il linguaggio utilizza termini ambigui: ad esempio, “ombra” può significare silhouette, immagine, riflesso, simbolo o fantasma.
Sonnet 53 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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