«Perché il mio verso è sì spoglio di moderni orpelli,
sì lungi da varianti o improvvisi mutamenti?».
Lamentandosi che i suoi versi siano tristemente limitati, il poeta riconosce che la sua lode al giovane non consente nuove forme di argomentazione. Da tradizionalista, il poeta rifiuta l’innovazione fine a se stessa.
Sonetto 76 Perché il mio verso è sì spoglio di moderni orpelli, |
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Non riuscendo a tenersi al passo con le invenzioni moderne, osserva altri poeti sperimentare nuovi ed eccitanti soggetti e stili di scrittura: “Perché seguendo il tempo non dedico uno sguardo / a metodi nuovissimi e a ricerche originali?” Risponde che, poiché la sua scrittura è tutta incentrata sul giovane, verso il quale non può aggiungere nulla alla sua bellezza, non gli farebbe bene provare stili più nuovi perché “così quanto posso fare è rivestir vecchie parole / spendendo ancora quelle ormai già dispensate.” Il verso del poeta è riconoscibile come il suo nome perché, in ultima analisi, i suoi argomenti sono assolutamente invariati: “Poiché come il sole è ogni giorno nuovo e vecchio, / così il mio amore ancor ripete quello che già disse.”
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture