«È vero, non sei sposato alla mia musa,
e perciò non sei colpevole se apprezzi».
Un poeta meno sottomesso sfida il poeta rivale. In contrasto con il rivale intellettualmente alla moda, il poeta possiede un’ispirazione intuitiva, quasi spirituale.
Sonetto 82 È vero, non sei sposato alla mia musa, |
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Per quanto saggio quanto il suo rivale sia semplicemente intelligente, concorda con il giovane sul fatto che il suo verso può essere inferiore alla bellezza del suo soggetto, il cui “merito” è maggiore delle lodi del poeta. Il sonetto implica che il giovane sia troppo facilmente commosso dall’adulazione del poeta rivale e alla fine si stancherà di “ogni artificiosa enfasi che retorica può offrire”.
Ma i versi semplici e senza pretese del poeta non presentano la giovinezza senza falsi ornamenti, poiché la bellezza del giovane è più fantasiosa di quanto possa mai essere qualsiasi verso fantasioso. Detestando le “loro dense tinte”, il poeta enfatizza i suoi ideali duraturi “nelle semplici parole vere del tuo sincero amico”; nel distico finale, rinuncia alla sua consueta deferenza e alla sua voce cortese per registrare la sua indignazione per i complimenti esagerati del suo rivale, sui quali è certo che le sue semplici verità prevarranno.
Sonnet 82 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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