«Un dì che il piccol dio d’Amore addormentato, avea deposto accanto la torcia che i cuori infiamma». Il […] Sonetto 154
«Cupido depose la sua torcia e s’addormentò: una ninfa di Diana approfittò di quel momento». Gli ultimi due […] Sonetto 153
«Tu sai che son spergiuro quando t’amo, ma tu lo sei due volte quando mi giuri amore». La […] Sonetto 152
«Amor è troppo giovane per capir che sia coscienza eppure chi non sa che ha vita dall’amore?». Se […] Sonetto 151
«Da quale forza attingi questo tuo potere di reggere il mio cuore con le tue miserie?». Usando un […] Sonetto 150
«O crudele, come puoi dire che non t’amo se sempre a mio sfavore prendo le tue parti?». Il […] Sonnet 149
«Ahimè, quali occhi mi ha messo in fronte Amore che non son consoni alla vera vista». Nel Sonetto […] Sonetto 148
«È come febbre l’amor mio e sempre anela quel che più a lungo il mio mal fomenta». Gli […] Sonetto 147
«Povera anima, centro della mia peccaminosa terra (schiava di) queste brame ardenti che ti ammantano». Il poeta ora […] Sonetto 146
«Quelle labbra che Amor creò con le sue mani bisbigliarono un suono che diceva “Io odio”». Come continuazione […] Sonetto 145
«Due amori io posseggo, conforto e perdizione, che simili a due spiriti sempre mi perseguono». Il Sonetto 144 […] Sonetto 144
«Ascolta: qual attenta massaia per acchiappar una delle pennute bestiole che le sfugge». L’immagine di un’amante errante che […] Sonetto 143
«Amore è il mio peccato e odio la tua miglior virtù: odio del mio peccato, fondato su amor […] Sonetto 142
«A dire il vero io non t’amo coi miei occhi perché in te notano un’infinità di colpe». Nel […] Sonetto 141